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MATERA, GLI SPOT FOTOGRAFICI DA NON PERDERE

07/03/2024 16:39

Cristina e Mauro

ITALIA, BASILICATA, the reds on the road, matera cosa vedere, fotografare matera, consigli fotografia, come fotografare matera, matera spot fotografici, spot fotografici matera, matera coi ragazzi, itinerario fotografico, itinerario fotografico matera, alberobello, theredsontheroad matera, theredsontheroad alberobello,

MATERA, GLI SPOT FOTOGRAFICI DA NON PERDERE

Un itinerario fotografico a caccia degli spot più fotogenici dei Sassi di Matera

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Questa volta abbiamo puntato a sud! Ed è una cosa che non capita molto spesso.

In questo articolo vi parliamo del nostro viaggio a Matera, alla scoperta della città e alla ricerca dei migliori spot fotografici tra i Sassi.

 

Matera è un set fotografico a cielo aperto. Ovunque ci sono balconate che si affacciano sulla città e offrono punti panoramici eccezionali, ma se vi addentrerete tra i vicoli troverete quelli che secondo noi sono gli spot fotografici migliori tra i Sassi.

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Itinerario fotografico | i 9 spot da non perdere

Il nostro itinerario fotografico si snoda attraverso diversi rioni dei Sassi. Si scende, si sale, si scende e si sale di nuovo e poi ancora su e giù fino a risalire per l’ultima volta e tornare al punto di partenza. Mi raccomando, le scarpe comode sono addirittura più importanti di una buona reflex!

1. Belvedere Guerricchio (Tre Archi)

È generalmente il primo punto panoramico sulla città che si incontra appena arrivati nei Sassi. Da qui la vista spazia su gran parte del Sasso Barisano con la facciata del Duomo che si staglia sullo sfondo.

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2. Rione San Biagio

Scendendo tra i vicoli di San Biagio si entra nel pieno del Sasso Barisano. Passeggiando tra scalinate, sottopassi e stradine acciottolate, si hanno scorci interessanti del quartiere, fino alla rocca su cui svetta il Duomo.

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3. Rione Vetera (Via Tre Corone - Belvedere Giura Longo)

Percorrendo la scalinata di Gradoni San’Antonio, si arriva al punto panoramico affacciato sul Sasso Barisano.

Da qui, se seguite Via delle Tre Corone alla vostra sinistra, costeggerete una lunga fila di case allineate con porte e finestre verdi. 

Sulla vostra destra invece avrete qualche scorcio del Duomo.

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4. Piazza Duomo

Salendo sulla cima della Civita, proprio davanti alla facciata del Duomo, la balconata affaccia ad Ovest sull’intero Sasso Barisano. In lontananza riuscirete a riconoscere il Rione San Biagio e il Belvedere Guerricchio.

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5. Rione Pianelle (Via Muro - Via San’Angelo - Via Madonna delle Virtù)

Questo è uno dei punti con più scorci interessanti. Scendendo dalla Civita si attraversano stretti vicoli bianchi, con case col tetto a gradoni e porte tinta pastello. Qui il panorama si affaccia sulla Gravina e sul Sasso Caveoso, dal quale svetta la rocca della Chiesa rupestre della Madonna de Idris.

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6. Santa Maria de Idris

Qui la vista spazia a 360°. Scendendo lungo le stradine tortuose del Rione verso Via Buozzi, non farete fatica a trovare spot interessanti per le vostre fotografie.

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7. Rione Malve

Nella parte superiore del Rione, salite alla spianata di roccia che è la necropoli di Santa Lucia alle Malve (detta anche cimitero barbarico). Da questo punto strategico avrete una meravigliosa vista sulla rocca della Madonna de Idris e sul resto del Sasso Caveoso. Scendendo invece lungo i vicoli del Rione, incontrerete diversi piccoli giardinetti davvero incantevoli, con angoli per il bookcrossing dove rilassarvi al sole.

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8. Vico Mannesi - Calata Domenico Ridola

Questo è in assoluto il punto che abbiamo preferito. Qui le pareti bianche, le gradinate ripide e le decine di camini che spuntano dalle tegole sono un set fotografico particolarmente interessante secondo noi. Ovviamente più si sale e più si ha anche una meravigliosa vista su tutto il Sasso Caveoso e sulla Gravina.

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9. Belvedere Piazzetta Pascoli

Questo è l’ultimo punto panoramico, secondo il nostro itinerario fotografico. 

L’alba sarebbe il momento migliore per affacciarsi da questa balconata, il sole sorge proprio alle spalle delle Chiese Rupestri della Murgia Materana.

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10. Spot bonus: Belvedere Murgia Timone

Se volete un panorama completo dei Sassi di Matera, dovete raggiungere questo punto strategico al di là della Gravina. Potete farlo a piedi attraverso il ponte tibetano o in auto, posteggiando in uno dei parcheggi a disposizione e proseguendo poi a piedi o in bicicletta.

I nostri consigli per fotografare Matera

Scegliete la bassa stagione. Lo sappiamo, non sempre si può viaggiare quando gli altri sono a casa, ma ovviamente ci sono dei vantaggi. Noi abbiamo scelto un anonimo venerdì di fine febbraio e non c’era troppa gente in giro, solo alcune scolaresche di ragazzi stranieri, che però erano più interessati alle visite turistiche che alla ricerca degli spot fotografici nascosti, quindi eravamo praticamente sempre soli.

 

▨ Portate scarpe comode e voglia di camminare. La città è un continuo sali-scendi, avere ai piedi scarpe comode è fondamentale. Non vorrete mica dover rinunciare a raggiungere quel meraviglioso posto dall’altra parte della città perchè non avete indossato le scarpe adatte, no?

Lungo certe discese abbiamo anche trovato qualche pietra particolarmente liscia e scivolosa, quindi fate attenzione!

Se non amate camminare o vi stancate facilmente, forse Matera non è la città che fa per voi. In tutto, solo nella zona dei Sassi, noi abbiamo percorso circa 12km a piedi.

 

Prendetevi il tempo necessario. Apparentemente è una città piccola, ma gli spostamenti tra una zona e l’altra o la semplice esplorazione richiedono più tempo a causa delle strade tortuose.

Per dare più spazio alla visita dei Sassi, noi abbiamo dovuto rinunciare all’escursione attraverso la Gravina, che ci avrebbe portati al Parco della Murgia dal quale si gode una spettacolare vista sulla città. Un’occasione per tornare.

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Aspettate la luce giusta. Non c’è niente di più frustrante di voler fotografare un posto apparentemente bellissimo ma con la luce sbagliata. 

Se capitate a Matera in una giornata col sole e il cielo blu, evitate di perdere tempo a cercare di fotografarla nelle ore centrali. Vi ritroverete foto metà bruciate e metà nere, a meno che non scattiate in HDR o col cellulare, che fa tutto da solo, ma chiaramente ha i suoi (enormi) limiti.

Aspettate il momento in cui il sole inizia a scendere (oppure la mattina all’alba), la luce sarà più morbida, non avrete quel terribile effetto delle ombre nette e se scatterete foto ai vostri compagni di viaggio non avranno l’espressione sofferente di chi deve strizzare gli occhi per il troppo sole.

E poi, non so voi, ma io (Cristina) detesto le foto con i cieli blu. Li posso accettare per le foto a Santorini, Alberobello e ad altri posti che si contano sulle dita di una mano, in fondo il bianco stagliato contro l’azzurro intenso ha il suo perchè, ma per il resto del mondo preferirò sempre e comunque un cielo dalle tinte più tenui, meglio ancora se sfumato e con le nuvole.

Noi a Matera abbiamo fatto così: abbiamo girato tutto il giorno per prendere confidenza con la città, abbiamo fatto le visite che ci interessavano, ci siamo ambientati e abbiamo preso i punti di riferimento delle zone in cui valeva la pena tornare per scattare e poi appena il sole non è stato più così potente, abbiamo rifatto il giro per fare le foto con la luce migliore.

Nelle ore centrali potete anche concentrarvi sulle visite alla città sotterranea o alle Chiese rupestri. Noi abbiamo scelto di visitare Santa Maria de Idris, una chiesa completamente scavata nel tufo, all’interno della quale però purtroppo non è possibile scattare fotografie.

In alternativa, tenete d’occhio le previsioni meteo e andateci in una giornata nuvolosa. La luce sarà perfetta, almeno per i nostri gusti!

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Esplorate. Non accontentatevi di passare nelle vie centrali più grandi, il bello viene quando vi addentrate nei vicoli che sembrano senza uscita. Spesso non solo l’uscita ce l’hanno, ma vi faranno scoprire angoli nascosti incantevoli. 

A Matera non esiste un unico itinerario da seguire, perdersi su e giù può essere faticosa, ma di sicuro più divertente.

 

Occhio ai dettagli. I panorami della città intera sono indubbiamente belli, ma non soffermatevi solo su quelli. Matera è uno di quei posti in cui i particolari fanno la differenza. Le tegole, i camini, le porte e soprattutto i rosoni di aerazione presenti in ogni casa meritano un intero servizio fotografico. Cercateli, sono uno più bello dell’altro.

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Portate ottiche diverse o procuratevene una versatile. Se scattate con la reflex, non accontentatevi di un unico obiettivo di base (quelli che vendono in kit per intenderci). 

Se la comodità di non dover cambiare continuamente ottica vi convince a viaggiare leggeri, cercate di utilizzarne uno che abbia un’apertura del diaframma tale da poterlo sfruttare al massimo. Giocare con la profondità di campo vi darà parecchia soddisfazione. 

 

Nel nostro zaino non possono mai mancare:

15 f/2,4

24-70 f/2,8

50 f/1,4

100-400 f/4

 

Col 24-70 abbiamo scattato la maggior parte delle foto che vedete in questo articolo, diciamo che se fossimo stati costretti a portarne solo uno avremmo scelto lui, ma ci siamo divertiti anche con gli altri.

 

Il treppiede non è indispensabile. Se l’intenzione è di fotografare Matera di giorno, con luce adeguata, il treppiede è un peso che potete evitare di portare. Noi l’abbiamo tenuto chiuso appeso allo zaino tutto il giorno, senza mai usarlo. Scatterete foto a raffica di ogni scorcio che vedrete ed essere legati ad un’unica inquadratura statica da cavalletto è, a nostro avviso, troppo vincolante e scomodo. Portate il treppiede solo se intendete fermarvi a fotografare Matera in notturna, quando i tempi di scatto vanno allungati o se volete scattarvi delle foto in cui siete tutti presenti.

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Perchè Matera è così interessante?

Matera è ritenuta una delle città più antiche del mondo, se non la più antica in assoluto, la sua origine risale infatti alla preistoria.

Il suo territorio testimonia insediamenti sin dal Paleolitico, senza soluzione di continuità.

Matera si trova in un’area rupestre a picco su una sorta di canyon chiamato “Gravina” che divide la città dal Parco della Murgia ed è conosciuta come la “città sotterranea” grazie ad un intero substrato abitativo costituito da grotte scavate nel tufo, parte del quale è ancora visibile e visitabile.

Il fulcro della città, detto “Civita” è uno sperone roccioso che ospita la Cattedrale e divide in due i Sassi: il Sasso Caveoso, la parte più antica dove si trovano ancora le case-grotta scavate nel tufo e il Sasso Barisano con, invece, le facciate costruite e decorate.

 

Per conoscere a fondo la storia di Matera, raggiungete Casa Noha, una antica dimora di 5 vani che si trova nei pressi del Duomo e che, grazie all’intervento del FAI, racconta le sue origini attraverso filmati d’epoca in una grotta adibita a stanza multimediale scavata nel tufo.

 

Anche le Chiese rupestri (se ne contano più di 150) regalano un tuffo nella storia di Matera; sono veri e propri gioielli incastonati nella roccia. Se non avete il tempo per fare una visita guidata, sceglietene una da visitare in autonomia come abbiamo fatto noi.

 

Per scoprire l’ingegnoso sistema delle cisterne per la raccolta d’acqua, invece, visitate la Cisterna del Palombaro Lungo in Piazza Vittorio Veneto.

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Quando andare a Matera

Di sicuro è meravigliosa 365 giorni all’anno, ma il nostro viaggio a Matera non poteva che essere in inverno.

Se come noi preferite le temperature dei paesi del nord e continuate a rinunciare a visitare il sud Italia a causa del caldo estivo, approfittatene nei mesi invernali; noi abbiamo trovato giornate miti in cui non serviva indossare la giacca, con picchi di 22°-25° C in cui bastavano le maniche corte.

Considerate che Matera è un dedalo di vicoletti, quindi all’ombra può fare più fresco. Insomma, vestitevi a cipolla…come nel Nord Europa!

 

Chiaramente se non patite il caldo torrido, le giornate estive vi regaleranno più ore di luce e la città sarà più viva di come l’abbiamo trovata noi, i negozietti ed i locali saranno tutti aperti, ma di sicuro dovrete condividerla con una bella folla di gente.

 

Noi non ci siamo mai stati, ma nel periodo natalizio Matera diventa un presepe gigante che deve essere davvero suggestivo.

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Come raggiungere il centro di Matera

A piedi. Solo esclusivamente a piedi. Tutto il centro è ZTL, quindi non provate ad entrare con la macchina se non avete il permesso. In più la circolazione non è così agevole come in altre città, quindi rischiate di incastrarvi in qualche via troppo stretta.

Intorno al centro ci sono diverse soluzioni per posteggiare la macchina e muovervi a piedi.

Noi abbiamo posteggiato il camper nel parcheggio di Via Saragat, che si trova a circa 1km da Piazza Vittorio Veneto, punto nevralgico da cui iniziare a visitare i Sassi.

Le uniche alternative sono le navette rosse che fanno la spola con il centro storico e i tour guidati a bordo di tuktuk, ma in questo modo non riuscirete a raggiungere i punti più remoti, e a nostro avviso più interessanti, dei Sassi.

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Cosa vedere fuori Matera | Alberobello

A meno di 70 km da Matera c’è un altro posto perfetto per i vostri servizi fotografici: Alberobello.

Vi basteranno poche ore per esplorare il villaggio dei Trulli e scattare tutte le foto che vorrete.

Anche in questo caso, la bassa stagione e gli orari meno centrali possono aiutarvi ad avere i vicoli e i Trulli tutti per voi.

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Vi abbiamo convinti a partire?

Qual è il vostro spot fotografico preferito?


Grazie per aver visitato il nostro Blog!
Speriamo che i nostri consigli vi possano essere utili se state programmando un viaggio in queste zone e se vi servono altre informazioni non esitate a contattarci via mail all'indirizzo hello@theredsontheroad.com oppure attraverso il box che trovate qui sotto.

 

A presto, con altri racconti.

Cris, Mau, Ali e Samu

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