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SUI BINARI DEL TRENO CON I DRAISINES DE LA MOLIGNEE - BELGIO

IN CANOA TRA I CANALI DI LÜBBENAU/SPREEWALD - GERMANIA

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UN WEEKEND A SPASSO PER BRUGES

13/02/2023 13:44

Cristina e Mauro

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UN WEEKEND A SPASSO PER BRUGES

Un weekend alla scoperta di Bruges, la città più romantica delle Fiandre, tra riflessi nei canali, tetti a gradoni, torri panoramiche e profumo di cioccolato

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In questo articolo vi portiamo alla scoperta di Bruges, la città più romantica delle Fiandre, per un itinerario di 1 o 2 giorni.

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❝ Abbiamo visto Bruges molte volte; è stato uno dei nostri primi viaggi in moto, quando tutto sembrava magico ed elettrizzante, quando una sera, sotto una pioggia torrenziale, abbiamo lasciato la nostra accoglientissima camera con il piumone più soffice mai provato per tornare in centro a vedere i riflessi delle luci nei canali (e nelle pozzanghere), quando i social e i blog non esistevano e per scegliere cosa vedere ci lasciavamo guidare dall’istinto e dalla curiosità, trovando sempre qualcosa di interessante.

Qualche anno dopo l’abbiamo anche girata in bici, trainando un carrettino rosso che trasportava due piccoli viaggiatori che alternavano urletti di giubilo ad ogni oca, papera o cigno incontrati lungo il percorso, a lunghi pisolini con l’aria di chi se la sta godendo al massimo, anche ad occhi chiusi.

Quei viaggi che rimangono nel cuore, pieni di ricordi che fanno rima con felicità. 

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QUANDO ANDARE A BRUGES


Noi ci siamo stati in diversi momenti dell’anno, ma ci manca l’autunno…

Non c’è un momento migliore di altri per visitare Bruges, è meravigliosamente incantevole in qualsiasi stagione e con qualsiasi clima, anche sotto la sua classica pioggerellina.

Quello di cui vi parliamo in questo articolo è il nostro ultimo viaggio a Bruges, durante un freddo febbraio in cui ci siamo regalati una settimana in Belgio, tra cittadine da sogno, castelli e panorami sconfinati sul Mare del Nord.

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COME RAGGIUNGERE BRUGES


Bruges (o Brugge) si trova a 20km dalla costa, a 50km dall’altra perla belga, Gand, che noi amiamo tanto e di cui abbiamo parlato qui, e a meno di 100km da Bruxelles.

Gode di ottimi collegamenti con le altre località belghe, quindi non farete fatica a raggiungerla, anche se viaggerete senza un mezzo proprio.

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COSA VEDERE A BRUGES


Bruges è una cittadina relativamente piccola e tutte le principali attrazioni sono a portata di piedi o bici. Per una visita veloce e per assaporare il suo incredibile fascino bastano poche ore, ma non fate l’errore di visitarla solo nelle ore centrali della giornata, perché l’atmosfera notturna, quando la città si accende e tutto diventa magico, non è da perdere!

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Qui sotto trovate la mappa con le tappe perfette per un weekend a Bruges.

Ovviamente c'è molto altro da vedere, ci sono tanti musei da visitare, tante specialità da assaggiare, tanti altri angoli incantevoli da scoprire.

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Il Beghinaggio (Begijnhof)

 

Ormai è tradizione. Di qualunque città belga si tratti, abbiamo l’abitudine di iniziare la visita partendo dal Beghinaggio. Sarà per la pace che queste zone regalano, per quell’aria che sa di tempi lontani, ma il Beghinaggio ha sempre il suo fascino.

Nonostante la proverbiale vivacità di Bruges, quando si passano le porte del Beghinaggio tutto diventa silenzioso, lento e tranquillo, anche durante quelle giornate in cui la città è piena di turisti.

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Per entrare nel Beghinaggio si passa nel meraviglioso Parco di Minnewater (Minnewaterpark), una vera oasi di pace dove si trovano le antiche torri a difesa della città, il Lago dell’Amore e tanti, tanti cigni, emblema della città.

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Il Beghinaggio è un complesso di pittoreschi edifici bianchi uno addossato all’altro, contornati da meravigliosi giardini impeccabilmente curati.

Questi quartieri, chiusi e isolati dal resto della città, erano un tempo abitati dalle beghine, confraternite di donne laiche rimaste vedove durante le Crociate che, temendo per la propria incolumità, usavano riunirsi per vivere in comunità all’insegna dell’obbedienza e della castità come le suore, ma senza prendere i voti e con la possibilità di mantenere il proprio patrimonio.

Il Beghinaggio di Bruges è stato fondato nel 1245 da Margherita di Costantinopoli, contessa di Fiandra. Dal 1998 fa parte del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO ed è abitato dalle Suore benedettine.

Fino al secolo scorso le beghine che vivevano in Belgio erano più di 1500, ora  sono completamente scomparse dopo la morte dell’ultima beghina di Kortrijk, nel 2013.

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Walplein e Stoofstraat

 

In questo dedalo fatto di violetti acciottolati e di piccole piazze, si trovano angoli davvero suggestivi.

Walplein è una pittoresca piazza tipicamente fiamminga sempre piena di turisti grazie ai tanti locali coi tavolini all’esterno, alle birrerie storiche e alle cioccolaterie. Per gli appassionati del Natale, c’è anche un meraviglioso negozio di Käthe Wohlfahrt dove l’atmosfera natalizia è viva tutto l’anno.

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Stoofstraat invece è un passaggio molto meno frequentato e conosciuto, una vera perla se cercate un angolo caratteristico tutto per voi. Del vicolo strettissimo dove nel 14° secolo si nascondeva il quartiere a luci rosse, non è rimasto molto; ora qui potete trovare sofisticate boutique e laboratori d’arte.

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Il Ponte di San Bonifacio (Bonifaciusbrug)

 

Di tutti gli angoli incantevoli a Bruges, questo è indubbiamente il più romantico.

Il piccolo ponticello in mattoni che scavalca il canale, è uno dei posti più visitati dai turisti, quindi vi consigliamo di passarci più volte durante la giornata, sia per vederlo con luci diverse, sia per trovare il momento giusto per averlo tutto per voi.

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Siamo alle spalle della Chiesa di Nostra Signora (Onze-Lieve-Vrouwekerk), all’interno della quale si trova la Madonna col Bambino di Michelangelo, un tesoro da non perdere.

Passeggiate dunque per i giardini, attraversate gli stretti passaggi in mattoni e divertitevi a fotografare i riflessi delle case fiamminghe nei canali.

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Il Molo del Rosario (Rozenhoedkaai)

 

Alla confluenza tra due canali, si trova uno dei punti più famosi di Bruges, nonché il più fotografato. Si tratta di quello che dopo l’anno Mille era diventato un porticciolo dedicato al commercio del sale che prendeva il nome dalla merce venduta sulle bancarelle della zona, i rosari.

Ora, tra i tigli del Dijver e le terrazze che si affacciano sui canali, troverete ristoranti, locali e piccoli alberghi antichi davvero suggestivi, un vero punto strategico.

Durante i weekend questa zona è invasa dalle bancarelle di antiquariato; un mercatino delle pulci ai piedi degli edifici antichi, lungo i canali. Un’ottima idea per regalarsi un ricordo più autentico del classico souvenir.

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Nascosti dietro i palazzi a gradoni, ci sono la Piazza dei Conciatori (Huidenvettersplein) con un forte carattere medievale e il Mercato del pesce (Vismarkt) col colonnato classico dove ancora oggi è possibile acquistare il pesce fresco del Mare del Nord.


La Piazza del Mercato (Grote Markt) e la Torre Belfort

 

Dal Mercato del Pesce, prendete il Ponte dell'Asino Cieco (Blinde-Ezelbrug) e percorrete la Blinde-Ezelstraat, arriverete nel Burg, l’antica Piazza del Castello, dove si trovano il Municipio gotico (Stadhuis) e la Basilica del Santo Sangue, in cui è conservato il presunto sangue di Cristo raccolto da Giuseppe d’Arimatea dopo la Crocifissione.

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Da qui, passate lungo la Breidelstraat, un tripudio di dolcezza. Cioccolato, waffle, macarons e tutto ciò che di dolce può esistere, qui lo troverete.

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Arriverete così nel fulcro turistico di Bruges, la Piazza del Mercato (Grote Markt), quella dominata dalla torre civica e contornata dai millemila edifici fiamminghi col tetto a gradoni, un tempo sedi delle corporazioni, ora occupati da caffè e ristoranti.

Una piazza colorata, viva e sempre affollata ma allo stesso romantica, che la sera si accende e si veste di miliardi di luci.

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Scegliete il vostro angolo preferito della piazza con un cono di patatine fritte in mano e aspettate il suono delle campane del Belfort, avrete un concentrato di Bruges che non dimenticherete mai.

La Torre Belfort, soprannominata Belfry dai cittadini, risale al XII secolo, è patrimonio dell’Unesco ed è visibile da quasi ogni punto di Bruges, regalando uno skyline romantico e suggestivo ovunque vi troviate.

Se avete tempo, non perdete l’occasione di salire sulla sua cima; nonostante i 366 gradini che vi aspettano e che man mano si fanno sempre più ripidi e stretti, arrivati in alto avrete una vista a 360° davvero incantevole sui tetti rossi, sulle casette colorate, sui canali.

 

❝ C'è un appunto che ci sentiamo di fare, dopo esserci stati con i ragazzi.

La sala da cui si gode la vista che vedete nelle foto, ha le finestre poste ad un'altezza troppo elevata per i bambini, che si trovano ad aver pagato il biglietto, senza poter guardare il panorama in autonomia.

Basterebbe un rialzo da terra per agevolare i più piccoli, invece al momento della nostra visita non l'abbiamo trovato e siamo stati costretti ad aiutarli prendendoli in braccio.

Per intenderci, Alice, 11 anni e mezzo, riusciva a sbirciare appena appena mettendosi sulle punte o saltellando su e giù, Samuele, 10 anni, non vedeva assolutamente nulla.

Che peccato, non credete? ❞

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Ma il panorama non è l’unico motivo per raggiungere l’apice della torre. Al piano più alto si trova l’antico carillon che da più di 7 secoli aziona 47 campane. Ogni 15 minuti si può assistere ad una melodia diversa a seconda del momento della giornata; noi ci siamo fermati per più di un’ora per poter ascoltare le diverse versioni.

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Proprio alle spalle delle case a gradoni colorate, sulla Eiermarkt, si trova Chocolatier Dumon,

un altro punto saliente della città per gli amanti delle specialità culinarie. Noi ci siamo divertiti a giocare con alcuni aspetti tipici del Belgio: cioccolato, mattoni e biciclette.

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La Riva degli specchi (Spiegelrei)

 

 

Raggiungendo la zona nord est del centro di Bruges, si arriva alla Jan van Eyckplein, da dove parte la Riva degli Specchi (Spiegelrei), un quartiere meno affollato, ma altrettanto caratteristico.

Qui si passeggia attraverso ponticelli in pietra e piccoli vicoli tranquilli, alla ricerca di atelier d’arte e botteghe.

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In Blekersstraat cercate Vlissinghe, il pub più antico di Bruges, forse del mondo addirittura, con i suoi oltre 5 secoli di storia.

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A Genthof invece si trovano le ultime due antiche case in legno sopravvissute ad anni di acqua ed incendi, risalenti a prima che la costruzione di questi edifici venisse vietata nel XVII secolo.


I mulini a vento di Bruges

 

Dei 23 mulini presenti nel XVI secolo, oggi se ne trovano ancora quattro, due dei quali funzionanti e visitabili nel quartiere di Sant’Anna, nei pressi di quello che resta della cinta muraria di Bruges.

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Si trovano in una zona verde, a bordo del canale, lungo una comoda e rilassante pista ciclabile che vi permette di raggiungerli tutti velocemente.

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I mulini a vento di Bruges hanno 4 colori diversi:

 

× il Bonne-Chièremolen è il mulino bianco;

× il Sint-Janshuismolen, visitabile da maggio ad agosto, è marrone scuro;

× il Windmolen De Nieuwe Papegaai, destinato alla produzione dell’olio, è rosso,;

× il Koeleweimolen, in legno naturale, è attivo e funzionante dal 1765 e visitabile nei mesi di luglio e agosto.

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COME MUOVERSI A BRUGES


Tutto quello di cui abbiamo parlato in questo articolo è facilmente raggiungibile a piedi, anche se viaggerete con i bambini.

Per velocizzare gli spostamenti, noi preferiamo raggiungere il centro di Bruges in bicicletta (normalmente se viaggiamo in queste zone d’Europa, portiamo le nostre bici da casa perché sappiamo che le useremo spesso) e poi proseguiamo a piedi nelle zone in cui vogliamo soffermarci di più.

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La città è completamente in piano e i posteggi per le biciclette si trovano davvero ovunque; per noi usare le bici a Bruges è una soluzione ottima anche per movimentare la visita, creando un diversivo per i ragazzi tra un quartiere e l’altro.

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Nel centro storico troverete decine di carrozze trainate dai cavalli che percorrono le vie in lungo e in largo. In questo caso, compreso nel prezzo, avrete anche una guida preparata pronta a raccontarvi gli aneddoti di Bruges lungo il percorso.

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Lo stesso accade per chi partecipa ad un tour in barca tra i canali di Bruges.

Partono da diversi punti della città, soprattutto dal Rozenhoedkaai e percorrono i punti salienti della città. Il nostro preferito è nella zona del Bonifaciusbrug. Sarebbe bello poter fermare la barca e godersi quegli attimi per qualche momento in più.

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COSA MANGIARE A BRUGES


Non potete lasciare Bruges senza aver assaggiato patatine fritte e cioccolato, di cui esistono anche i musei, un paradiso per i palati dei turisti. Ma l’offerta di dolci, street food e birra lungo le vie del centro è così ampia, che avrete l’imbarazzo della scelta.

 

❝ Per via della celiachia, io non ho potuto assaggiare tutto quello che avrei voluto, ma mi sono concessa un cono di patatine fritte di ChezVincent, locale che sembrava avere opzioni senza glutine. Dunque, potrei non essere affidabile al 100% perché ho acquistato le patatine un’unica volta e potrei essere stata sfortunata, ma mi ha dato l’impressione che non fossero così preparati sulla celiachia e che l’attenzione alla contaminazione non fosse nemmeno contemplata.

Insomma, se mangiate senza glutine per scelta, ok. Se invece vi tocca evitare il glutine per motivi di salute, magari non è il posto adatto. 

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DOVE POSTEGGIARE IL CAMPER A BRUGES


A parte la primissima volta, ormai più di 20 anni fa, tutte le altre volte che siamo tornati a Bruges in camper, abbiamo posteggiato nell’Area Bargeweg, appena fuori dal Minnewaterpark.

La troviamo un’opzione davvero ottima, l’area camper infatti si trova lungo il canale, in una zona facilmente raggiungibile dall’autostrada e a pochissima distanza dal centro (in bicicletta si arriva in un minuto di orologio).

Questo permette di stare in centro fino anche a tarda sera ed eventualmente di tornarci all’alba per vedere la città ancora deserta, senza essere legati ai mezzi pubblici.

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Se siete in zona, se state pensando ad un viaggio in Belgio, se questi posti sono nascosti tra i vostri sogni nel cassetto, è ora di farli uscire fuori!

Vi lasciamo anche l'articolo con i nostri consigli per trascorrere un giorno a Gand, l'altra nostra grande passione belga!


Cosa ne pensate di Bruges?

Fatecelo sapere nei commenti!


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A presto, con altri racconti.

Cris, Mau, Ali e Samu

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