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A CASTELLUCCIO DI NORCIA, IN CAMPER PER LA FIORITURA DELLA LENTICCHIA

16/06/2021 18:00

Cristina e Mauro

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A CASTELLUCCIO DI NORCIA, IN CAMPER PER LA FIORITURA DELLA LENTICCHIA

Siete pronti a tuffarvi in una tavolozza di colori? Ci troviamo in Umbria nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, alle pendici del Monte Vettore

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Ecco dove recarvi per ammirare al meglio la fioritura di Castelluccio, come indovinare il periodo di massima esplosione di colore e come rendere il viaggio soddisfacente per voi ma rispettoso per chi ci vive.

 

Siete pronti a tuffarvi in una tavolozza di colori? 

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Ci sono momenti in cui la Piana di Castelluccio si veste a festa e mette in scena uno spettacolo di colori degno di un pittore impressionista. 

 

Ci troviamo in Umbria nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, alle pendici del Monte Vettore, a circa 1500m di altitudine, in un territorio martoriato da numerosi terremoti devastanti di cui, aihmè, rimangono ancora a distanza di tanto tempo le macerie e le transenne della zona rossa.

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Quando vedere la fioritura di Castelluccio

 

I campi ai piedi di Castelluccio sono un tripudio di colori grazie alla fioritura di diverse specie dalle mille sfumature. Si tratta di fiori infestanti che crescono spontaneamente tra le coltivazioni della lenticchia IGP e che invece di venire sradicate, contribuiscono a render tutto più scenografico.

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Si inizia verso fine maggio con il giallo dei fiori della senape selvatica, seguito dal rosso dei papaveri, dal bianco della camomilla a metà giugno e dal blu dei fiordalisi a cavallo tra giugno e luglio.

Il culmine, generalmente, si raggiunge nei primi giorni di luglio, ma il momento di massimo splendore è variabile ogni anno in base alle condizioni climatiche.

 

Se state organizzando un viaggio con l'unico obiettivo di vedere i campi nel pieno della fioritura, non decidete il periodo della partenza senza prima aver chiesto a chi in quel luogo ci vive, perchè solo conoscendo come sono andati i mesi precedenti, si può fare una stima relativamente accurata sull'esplosione della Piana di Castelluccio.

 

In alternativa, potete fare come abbiamo fatto noi. A questo link potete valutare la situazione attraverso le immagini in diretta dalla webcam puntata sul Pian Grande. Ques'anno ci sembra di capire che la fioritura sia leggermente in ritardo.

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l nostro consiglio è di individuare il momento di massima fioritura e poi evitare i weekend che saranno di sicuro presi d’assalto, preferendo un anonimo giorno infrasettimanale. In ogni caso, non sarete soli, ma almeno riuscirete a posteggiare e godervi i sentieri fioriti.

Come per tutti i posti che tendono ad affollarsi durante la giornata, è bene approfittare delle primissime ore del mattino. Svegliarsi all'alba per passeggiare in completa solitudine non è come trovarsi tra la folla delle 15.

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Come raggiungere la Piana di Castelluccio

 

Il Pian Grande, il Pian Piccolo e il Pian Perduto, che compongono la Piana di Castelluccio, sono raggiungibili attraverso la SP477, ma in seguito al terremoto del 2016 la viabilità non è mai stata ripristinata del tutto, in più ogni anno i turisti che si riversano in questo piccolo angolo di paradiso aumentano sempre di più, tanto da rischiare il collasso.

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Per questa edizione 2021 si è scelto di limitare l'accesso ai mezzi privati durante i weekend e i giorni festivi organizzando un sistema di mezzi pubblici per gli spostamenti tra i punti di parcheggio e la Piana. 

Rimane sempre valido il nostro consiglio di scegliere un giorno infrasettimanale per godere di un'esperienza indubbiamente più piacevole, ma se questo non fosse possibile, dovrete prenotare il parcheggio per la vostra auto e salire verso Castelluccio utilizzando le navette.

 

Il tratto stradale che ci sentiamo di consigliare per raggiungere il Pian Grande è la SP477 che scende da Forca di Presta. Oltre ad essere una strada panoramica che riserva scorci meravigliosi sulla piana dalla cima dei Monti Sibillini è anche il punto di partenza di moltissimi sentieri che portano sul Monte Vettore.

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In camper a Castelluccio

 

Vi raccontiamo come abbiamo fatto noi nel luglio 2020, considerate però che le regole sono cambiate e non siamo certi che durante la settimana si possa vivere la zona come è stato negli anni precedenti. 

 

I parcheggi a disposizione erano 760, di cui 1/3 destinati ai camper. C'era il divieto assoluto di posteggiare lungo la strada o fuori dalle aree dedicate, in realtà abbiamo visto diverse auto parcheggiate sul ciglio della strada, nonostante fosse un mercoledì...

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Le aree destinate ai camper erano 3:

 

1 - Area camper gratuita appena sotto il paese (GPS: 42.82876, 13.21493).

Con carico e scarico, ma senza elettricità.

 

2 - Area camper all’imbocco della Forca di Presta (GPS: 42.82121, 13.21557).    

Senza servizi. Gratuita dal lunedì al venerdì (solo dalle 06 alle 20, no sosta  notturna) e a pagamento (10€/notte) per il weekend, durante il quale è possibile anche pernottare. Sosta massima per 48h.

 

3 - Area su prato di fronte al maneggio (GPS: 42.80536, 13.1951).

Gratuita e senza servizi. In certi momenti la sosta notturna non è consentita. Da verificare sul posto.

 

Noi abbiamo passato una meravigliosa notte stellata sul prato accanto al maneggio per poi spostarci la mattina prestissimo (alle 6, appena possibile) nell’area camper ai piedi di Forca di Presta in modo da essere in un punto più centrale e comodo per i vari sentieri.

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Cosa fare a Castelluccio

 

È chiaro che se vi trovate a Castelluccio nel periodo della fioritura, sarete andati per prendervi tutto quello che quello spettacolo ha da offrire. I colori, i riflessi, i profumi. 

 

Ma quella zona ha bisogno di un turismo sostenibile. 

 

Ci vuole RISPETTO per questo territorio che ha già sofferto abbastanza.

I campi sono un set fotografico d’eccellenza, ma addentrarsi nei campi per postare  su instagram la foto del secolo, non è una buona idea.

Questi campi sono frutto di tanto lavoro e fonte di reddito per i locals.

Perciò, rispetto! Spiegatelo ai bambini, si comincia ad imparare da piccoli!

 

Ci sono sentieri su cui si può passeggiare e ci sono piccole zone non coltivate che, se ben sfruttate, serviranno per fare foto pazzesche dando l’impressione di essere immersi dai fiori colorati, senza averne calpestato nemmeno uno.  

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E poi, I FIORI NON SI RACCOLGONO!

Guardateli, fotografateli, disegnateli, annusateli, fate quello che volete, ma lasciateli dove sono. Assurdo doverlo sottolineare, vero? Eppure…

 

Ultima raccomandazione... ci troviamo in un Parco Nazionale, quindi NON SI VOLA COL DRONE!

Se ne possedete uno e avete un desiderio irrefrenabile di immortalare immagini originali, provate a fare richiesta specifica all'Ente Parco. Noi l'abbiamo inoltrata troppo in ritardo e il permesso non ci è stato concesso, ecco perchè tutte le nostre foto sono state fatte da terra. Qui trovate qualche dettaglio in più.

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Esplorate tutti i sentieri, ognuno ha sfumature di colori diversi, avvicinatevi al Bosco degli Alpini e poi, ovviamente, salite a Castelluccio.

La strada in salita verso il paese offre una balconata spettacolare sulla piana fiorita.

Il borgo ormai è un cumulo di macerie. Troverete ancora le transenne che delimitano la zona rossa dopo il terremoto del 2016, ma la voglia di tornare alla normalità è tanta. 

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Se potete, pranzate nei ristoranti e assaggiate i prodotti tipici umbri.

Noi, a causa della celiachia, ci siamo limitati ad acquistare lenticchie, ceci e pecorino nei vari chioschi che si trovano un po’ ovunque.

Dal produttore al consumatore! 

Si può valorizzare una località anche attraverso le tradizioni culinarie. Approfittatene! Sarà un aiuto per loro e una festa per il vostro palato.

 

 

Come avrete notato, abbiamo una certa passione per le località legate alla fioritura. 

Che sia la mimosa in Costa Azzurra, la lavanda in Provenza o i tulipani in Olanda, subiamo il fascino delle distese fiorite. 

A proposito, è tempo di fioritura della lavanda! Leggete il nostro articolo sull’itinerario provenzale alla ricerca dei campi viola.

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